THE GAME: FACCIA A FACCIA | |
---|---|
Autore | Steffen Benndorf e Reinhard Staupe |
Prodotto da | NSV,DV Giochi |
Tipologia | carte, gestione carte |
N° Giocatori | 2 |
Età | 8+ |
Durata | 20 min |
Dipendenza lingua | nulla |
Rigiocabilità | alta |
Difficoltà | bassa |
Buongiorno a tutti voi, cari lettori e lettrici di Giochetti e Sfizietti, e bentornati su “Semper Filleris”, la rubrica che si occupa esclusivamente di titoli “filler”, giochi da tavolo compatti nella durata ma – come spesso accade – non nella sostanza… Anche in questo nuovo anno, porterò sempre avanti la battaglia contro chi pensa che il mondo dei giochi da tavolo sia governato solo dai “german” o “american”, declassando i filler a semplici “giochetti per perder tempo” (commento sentito dal vivo da un giocatore, che ho amabilmente stracciato al suo german preferito!).
Qualche tempo fa, io ed il mio compagno volevamo fare un piccolo regalo ad una nostra coppia di amici. anch’essi amanti dei giochi da tavolo: tra le varie proposte, alla fine abbiamo scelto un piccolo filler per due giocatori tratto da un gioco piuttosto famoso e che sapevamo che gli avrebbe fatto piacere. Tuttavia, una volta consegnato tale regalo, sia io che il mio compagno siamo rimasti così incuriositi da questo titolo – ed approfittando di un ragazzo che lo vendeva usato – che alla fine lo abbiamo preso anche noi!
Il filler di questo articolo è proprio quel filler che ci ha tanto incuriosito: signore e signori, oggi vi presento “The Game, Faccia a Faccia”, il titolo per soli due giocatori di Steffen Benndorf e Reinhard Staupe, edito in originale dalla “NSV” e dalla DV Giochi (per la sua localizzazione italiana).
La piccola scatolina riesce a contenere i “pochi” componenti di questo titolo: 120 carte divise in due mazzi – carte Oro e carte Argento – ed un piccolo regolamento richiudibile. Il divisorio in cartoncino all’interno della scatola permette di separare i due mazzi (ed è una gran cosa!), peccato che la scatola sia poco profonda e che se avete intenzione di metterci le bustine protettive – cosa che consiglio – il coperchio della scatola resta un po’ alzato.
In realtà The Game “Faccia a faccia” non è altro che la versione competitiva (e per due giocatori) del più celebre “The Game”: per chi non lo conoscesse, in “The Game” tutti i giocatori devono collaborare tra di loro per sconfiggere il gioco stesso, giocando tutte le carte dal’1 al 99, seguendo determinate regole e/o limitazioni. Quindi, in “The Game Faccia a Faccia” lo scopo è più o meno simile, con la differenza che dovrete disfarvi del vostro mazzo di carte (dall’2 al 59), prima che ci riesca il vostro avversario!
Per iniziare una partita, basta seguire il rapidissimo setup:
- Ciascun giocatore sceglie e riceve il mazzo di un colore (che contengono 60 carte, 50 carte numero più 2 carte direzione);
- Ogni giocatore mette di fronte a se le due carte “direzione” (“1->59” e “60->2”), lasciando spazio alla loro destra (per le carte che andranno giocate);
- Ogni giocatore mescola le 58 carte rimanenti e forma il mazzo di pesca, che colloca a sinistra delle due carte direzione;
- Ogni giocatore pesca le prime sei carte del proprio mazzo e se le mette in mano;
- Si sorteggia il primo giocatore.
Nel proprio turno, il giocatore dovrà giocare carte dalla propria, su uno o più pile proprie e/o su una pila avversaria. Può calare quante carte desidera dalla mano e può scegliere qualsiasi combinazione di pile in cui giocarle, tuttavia il giocatore deve giocare almeno due carte per turno (altrimenti ha perso!).
Per calare una carta su una propria pila, bisogna rispettare la “direzione” indicata sulla carta iniziale. In particolare:
- sulla pila “1->59” (crescente), la carta giocata dovrà essere sempre più alta di quella in cima (ad esempio: 1, 8, 9, 27, 36…);
- invece, sulla pila “60->2” (decrescente), la carta giocata dovrà essere sempre più bassa di quella in cima )ad esempio 60, 45, 8, 5…).,
Tuttavia, esiste un’unica eccezione a questa regola di piazzamento: il giocatore può giocare una o più carte “in direzione opposta” a quella indicata su una delle proprie pile, a patto che la carta appena calata sia superiore o inferiore esattamente di 10 unità rispetto alla carta in cima alla pila. Perciò:
- Sulla pila “1->59”, il giocatore può giocare una carta il cui valore sia inferiore esattamente di 10 rispetto al valore della carta in cima (es: si può giocare la carta “28” dalla mano su una carta “38” nella pila dei numeri crescenti);
- Sulla pila “60->2”, il giocatore può giocare una carta il cui valore sia superiore esattamente di 10 rispetto al valore della carta in cima (es: si può giocare la carta “28” dalla mano su una carta “18” nella pila dei numeri decrescenti).
Non ci sono limiti per giocare carte in questo modo: il giocatore, infatti, può giocare più carte “in direzione opposta” in un turno (anche di seguito), sia su una che su entrambe le proprie pile.
Inoltre – durante il proprio turno – il giocatore può calare una (ed una sola) carta in una delle pile avversarie, tuttavia la carta giocata deve “migliorare” la pila dell’avversario: ciò vuol che – ad esempio – è possibile giocare una carta con il valore più basso della carta in cima alla pila avversaria “1->59” e viceversa.
Una volta che il giocatore ha terminato di giocare le carte dalla mano – prima di passare il turno all’altro giocatore – potrà pescare carte dal mazzo di Pesca; tuttavia il numero di carte da pescare dipende da cosa ha fatto nel proprio turno. Infatti…
- Se il giocatore ha giocato carte solo sulle proprie pile, tale giocatore pescherà solamente due carte (a prescindere da quante ne abbia giocate);
- Se il giocatore ha giocato una delle proprie carte in una pila avversaria, tale giocatore pescherà tante carte fino ad averne di nuovo 6 in mano.
Se il mazzo di pesca dovesse esaurirsi, il giocatore non pescherà più carte e dovrà continuare a giocare con ciò che gli è rimasto in mano, ma nei turni successivi sarà sempre obbligato a giocare almeno due carte.
La partita termina quando un giocatore ha calato tutte le proprie carte, sia quelle in mano che quelle del mazzo: il primo giocatore che riesce in questo intento è dichiarato vincitore!
Invece, se il giocatore non può giocare almeno due carte nel proprio turno – perché non conformi o perchè è rimasto con una sola carta in mano – allora avrà perso e darà la vittoria all’altro giocatore!
Cosa ne penso io?
The Game Faccia a Faccia concentra magistralmente le meccaniche del suo papà “collaborativo” e gli dona una piccante nota “competitiva”: nonostante sia molto veloce e facile da spiegare – si spiega in dieci minuti e vi consiglio di farlo durante qualche turno di prova – non è così facile da padroneggiare ed il rischio di rimanere “bloccati”, o peggio di non poter calare, è sempre dietro l’angolo. Ma forse il più grande rischio nel gioco è quello di confondere la pila crescente con quella decrescente (e viceversa): per questo motivo, solitamente nel setup dispongo le carte direzione e le carte giocate in modo diverso da come suggerito nel regolamento; ovvero giocando le carte sopra quelle “direzione”, ma lasciandola scoperta la freccia ed uno dei due numeri.
Anche se il gioco dipende molto dal fattore fortuna – in particolare dalla mano iniziale e dall’ordine delle carte pescate – in “The Game Faccia a Faccia” bisogna partire con una buona strategia ed avere discrete doti tattiche: in linea generale, il giocatore dovrebbe cercare più carte possibile, calandone almeno una in una pila avversaria così da poter pescare più carte e terminare il mazzo più velocemente (anche se il primo giocatore – nel suo primo turno – dovrebbe evitarlo, perchè è più probabile che l’avversario possa “migliorarlo”); come è altrettanto importante scegliere quando aiutare il vostro avversario, magari con una carta con valore di poco differente (esempio “migliorare” un 57 con un 58 sulla pila discendente avversaria).
Essendo un filler esclusivamente per due giocatori, consiglio questo principalmente a quelle “coppie” amanti di giochi da tavolo – non per forza moglie-marito, ma anche due sorelle, padre-figlio – che stanno cercando un titolo per il “dopo-cena”, che sia non troppo lungo, ma neanche troppo banale. Se avete più persone al tavolo, vi suggerisco piuttosto gli altri titoli della stessa serie, dal più classico “The Game” al più ostico “The Game: Extreme”, più adatto a giocatori esperti.
Bene, siamo giunti alla fine di questo articolo, che spero vi sia piaciuto e che – spero – vi abbia convinto a provare questo piccolo “gioiellino”. Come sempre, voglio ringraziarti per tutto il supporto che date al blog e al suo profilo Instagram e pagina Facebook. Ora non resta altro che salutarci, ricordandovi sia l’appuntamento tra due settimane – forse con una piccola sorpresa – sia il motto storico di questa rubrica “Buona giornata, buon gioco e Semper Filleris!”